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Buon inizio a tutti voi cari alunni e professori, famiglie ed intera comunità scolastica.

Un grazie all’Ente locale per averci sostenuto in questo viaggio verso l’apertura della scuola;

un grazie a Don Fiorenzo ed alla comunità spezzanese

Un grazie ai docenti, amministrativi ed ai collaboratori scolastici dell’istituto comprensivo

Un grazie al prof. Toscano ed a UBI-BANCA per aver destinato i fondi della festa dei Giusti all’acquisto di mascherine per i ragazzi

Un grazie al giornalista Armentano che da sempre è vicino ed interessato alle situazioni scolastiche

Un grazie a tutti.

Vi Aspetto a scuola

La Dirigente Scolastica Prof.ssa Maria Cinzia Pantusa

L’opera artistica è della prof.ssa Maria Nociti

il_viaggio

Per il rientro a scuola
Il viaggio

È mattina; è suonata la sveglia… si va a scuola!
Oh, finalmente; si va a scuola come una volta, quella in compagnia…
Siamo stati troppo soli, in questi mesi,
abbiamo sì seguito le lezioni ma a distanza,
dietro uno schermo, senza allegria.

Certo, sono strani i vestiti di quest’anno,
pantaloni, maglietta e mascherina.
Sono difficili le regole, ma serviranno
per evitare che la compagnia
vada via,
che ritorni la solitudine delle lezioni dietro lo schermo
e null’altro ci sia.

Inizia il viaggio: hai misurato la temperatura?
Hai problemi di qualche altra natura?
Se tutto va bene, puoi andare,
verso la scuola ti puoi avviare.

Nello zaino hai tutto l’occorrente?
Libri e quaderni, diario e merenda, borraccia e borsellino,
disinfettante
e se piove, anche un ombrellino.

I paesaggi ti scivolano vicino,
come tante cartoline
mentre i tuoi pensieri corrono ai tuoi amici
ed ai tuoi insegnanti.
Saranno gli stessi?
O saranno diversi?

Siamo arrivati. La scuola si ingrandisce sempre di più,
come l’inizio di un sogno.
Lo è, un sogno. Quante volte hai sperato
di tornare ad essere accompagnato?
Ecco, avanzi, dietro un compagno.
È distante, ma vicino
più vicino di quanto lo sia stato
l’anno passato.

Vai avanti verso la porta
Avvicini la mano al dispenser
È strano, ma serve per lottare contro la malattia,
contro la solitudine
e mantenere la compagnia,

come per le altre cose strane
di questo brutto anno: le regole sui muri,
i volti dietro la mascherina
nascosti come da un velo freddo
che cela il calore del sorriso

Eppure si vedono i sentimenti dal tuo viso.
Così capisci che i maestri sono come te:
felici, emozionati nel rivederti.
Parlatene insieme, parlatene adesso
Mai momento fu migliore di questo.

Forse non sarete tutti insieme come una volta
ma un muro non può dividervi, adesso come adesso.
La campana vi annuncia l’inizio di una lezione
seguita da un lieto parlottare, come di festa
la scuola ad iniziar s’appresta.

Bentornati,
bambini e ragazzi, professori e maestri.
Una lacrima di gioia scende sul viso
insieme ad un sorriso.
L’anno inizia, bello come un fiordaliso.

Anonimo

26 Settembre, 2020

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